Nel mese di novembre i lavoratori di Eni avranno un bonus straordinario di 3mila euro. È questo l’intervento più importante, ma non l’unico, che la società ha deciso di promuovere per sostenere le sue persone in questa fase congiunturale piuttosto complessa, dovuta soprattutto al carovita e all’inflazione.
Il budget di 85 milioni
Per realizzare i diversi interventi Eni ha previsto un budget complessivo di circa 85 milioni di euro che investirà per supportare 20mila dipendenti, non dirigenti. Dalla società che ha condiviso le misure con i sindacati (Filctem, Femca e Uiltec) spiegano che si tratta di un intervento di welfare aziendale a supporto delle persone Eni e delle loro famiglie, considerato che «il capitale umano è il fondamento di Eni impegnata nel proprio percorso di trasformazione energetica».
Le misure introdotte
Tra le misure che vengono introdotte c’è innanzitutto un intervento straordinario una tantum che verrà erogato con le competenze di novembre ed è di 3mila euro lordi. Inoltre verrà stabilmente incrementato del 45% il valore del buono pasto elettronico riconosciuto nelle giornate in smart working che passerà da 5,5 a 8 euro. Infine, sarà riconosciuto, in coerenza con quanto previsto dall’attuale normativa un bonus carburante/ricarica elettrica di 200 euro.
La partecipazione ai risultati
La Cisl, da sempre molto favorevole alla partecipazione dei lavoratori, su cui ha promosso anche una raccolta firme sulla sua proposta di legge, esprime molta soddisfazione per la scelta che è stata fatta dalla società. «Eni, dopo gli ultimi, robusti, risultati trimestrali, comunicati nei giorni scorsi agli azionisti, redistribuisce gli utili e firma un accordo per il sostegno straordinario al reddito di tutti i dipendenti. Insieme si cresce e insieme si condividono anche i successi dell’impresa», dice la segretaria generale Femca Cisl Nora Garofalo, al termine della trattativa con la multinazionale dell’energia, condotta insieme a Filctem Cgil e Uiltec Uil. Tutto questo avviene in un contesto economico dove le grandi sfide attuali e future, in particolare nel settore energetico, richiederanno un forte impegno comune e partecipativo, che risulterà indispensabile per il benessere dei lavoratori. Nel pacchetto di interventi si riconferma anche il bonus energia “luce e gas” di 70 euro annui per ciascuna fornitura.
La strategia inclusiva
L’intervento economico straordinario è stato pensato in una logica partecipativa con il sindacato e inclusiva per tutti i lavoratori, tant’è che sarà riconosciuto anche per Novamont, Mater bio tech e Matrica. In misura ovviamente riproporzionata, in ragione della data di acquisizione da parte di Eni nel corso del 2023: in Novamont arriveranno 750 euro lordi, come anche in Mater bio tech, mentre in Matrìca 1.875 euro.