Metalmeccanici, con l’ultima tranche l’aumento totale arriva a 311 euro

7 Giugno 2024

L’ultima tranche di aumento del contratto dei metalmeccanici sarà in media di 137,52 euro. A calcolarla sono i sindacati di categoria, Fiom, Fim e Uilm che avevano firmato con Federmeccanica e Assistal l’accordo per il rinnovo del contratto 2021-2024, sottoscritto il 5 febbraio del 2021. L’intesa aveva stabilito il conguaglio ex post, in base all’Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato, al netto dei beni energetici importati (Ipca Nei), reso noto ieri dall’Istat e pari al 6,9%.

Le nuove tabelle

Martedì è previsto un incontro tra le parti per definire le tabelle, ma l’aumento medio dell’ultima tranche, secondo il calcolo dei sindacati è di 137,52 euro per il livello C3 (ex quinto livello): la clausola di salvaguardia fa sì che l’aumento scatti automaticamente nella busta paga di giugno. Oltre alle tabelle dei minimi, saranno calcolate anche le nuove indennità di trasferta e di reperibilità con il valore aggiornato. La nuova tranche fa salire a 311 (310,9) euro l’aumento complessivo del contratto 2021-2024, distribuito in 4 tranche: 25 euro, 25 euro, 123,4 euro e 137,5 euro. si tratta di un incremento di oltre il 16%, molto vicino al 18% ottenuto dai bancari Abi.

Federmeccanica: aumenti senza eguali

Come spiegano da Federmeccanica «gli adeguamenti retributivi dei minimi di garanzia riconosciuti nella vigenza del contratto non hanno precedenti e non hanno eguali», spiega la Federazione che ribadisce la validità del modello definito con l’ultimo contratto: «Il modello di adeguamento ex post è risultato essere un’importantissima tutela per i lavoratori nel momento per loro più difficile a causa dei picchi di inflazione. La validità del modello, che fornisce tutele senza eguali ai lavoratori, è riscontrabile, proprio nei periodi di alta inflazione, visto che l’adeguamento retributivo avviene durante la vigenza del Contratto e non dopo la scadenza».

Il valore della contrattazione per tutelare le buste paga

Il segretario generale della Fiom Cgil, Michele De Palma spiega che «con questo importante riconoscimento si procede nella direzione di garantire retribuzioni adeguate al costo della vita e al valore del lavoro svolto dalle lavoratrici e dai lavoratori metalmeccanici. Da sempre la contrattazione è lo strumento migliore per rafforzare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, ma è necessario che il governo faccia la propria parte detassando gli aumenti contrattuali». Ferdinando Uliano che guida la Fim Cisl, sottolinea come «la clausola di salvaguardia, consente di ottenere aumenti superiori ai 35 euro pattuiti al momento della stipula». «Chiederemo alle aziende di garantire l’efficacia degli aumenti evitando di operare con gli assorbimenti nei casi di presenza di superminimi individuali assorbibili», aggiunge Uliano.

Il prossimo rinnovo

Il conguaglio arriva a ridosso della scandeza del contratto dei metalmeccanici che è fissata per la fine di questo mese. Nel frattempo, per non protrarre a lungo la vacanza contrattuale, imprese e sindacati hanno già avviato il negoziato per il rinnovo 2024-2027, per il quale i sindacati hanno chiesto un aumento di 280 euro nella loro piattaforma. Una richiesta che, arrivando dopo una fase di ingenti aumenti per il settore ha portato Federmeccanica a suggerire «di confrontarsi con la realtà, che non va mai persa di vista». In tutti i suoi aspetti. Tra questi Federmeccanica cita le grandissime differenze tra i comparti, la ridotta profittabilità del settore, la produttività stagnante. Un’altra dimensione della realtà di cui bisogna tenere conto, per Federmeccanica riguarda gli effetti e i risultati del modello in essere, considerando sia il livello nazionale che quello aziendale. Nella seconda metà del mese la trattativa proverà a fare passi avanti. Sono già state previste quattro giornate d’incontro: 18 e 27 giugno e 11 e 26 luglio. L’obiettivo dei sindacati sarebbe partire proprio dalla parte economica per poi proseguire con quella normativa. Per le imprese che stanno appena finendo di corrispondere incrementi che non hanno eguali nella storia, l’impostazione non sembra condivisibile.