I tre milioni di lavoratori del commercio avranno un aumento di 240 euro e una una tantum di 350. È quanto stabilisce l’ipotesi di accordo siglata da Filcams, Fisascat e Uiltucs con Confcommercio e Confesercenti, arrivata dopo oltre 4 anni di attesa. I contratti avranno vigenza triennale, con decorrenza dal 1° aprile 2024 al 31 marzo 2027.
La trattativa si è sbloccata negli ultimi giorni, dopo essere rimasta in stallo per molto tempo a seguito dell’accordo ponte siglato nel dicembre 2022.
La complessità dell’iter contrattuale
L’iter contrattuale di questo rinnovo è stato tutt’altro che semplice. Come spiega la Vice Presidente confederale Donatella Prampolini, Presidente della Commissione Sindacale di Confcommercio, «si è dovuto confrontare con i profondi impatti economici e sociali dell’emergenza pandemica, dei conflitti geopolitici e del ritorno dell’inflazione. Con spirito di responsabilità, le Parti hanno comunque lavorato per conseguire un risultato che tenesse conto degli indicatori macroeconomici, compatibilmente con la loro sostenibilità da parte delle imprese». Al termine del lungo negoziato, aggiunge Prampolini «siamo certi che il risultato del rinnovo del contratto contribuirà a rafforzare le relazioni tra le parti e ad assicurare ad imprese e lavoratori condizioni di stabilità per il settore fino a marzo 2027». Una nota di Confesercenti evidenzia che il risultato raggiunto «è frutto di una volontà condivisa dalle parti trattanti di contrastare il fenomeno del lavoro povero con misure specifiche e dare una adeguata risposta economica e normativa a milioni di lavoratori, offrendo allo stesso tempo attenzione e giusto rilievo all’emergere di nuovi profili professionali legati alle moderne tecnologie, con la classificazione ora estesa alle figure dell’ecommerce, del terziario avanzato e della comunicazione».
Le previsioni economiche
L’ipotesi di accordo siglata prevede un aumento contrattuale a regime di 240 euro al quarto livello, da riparametrare. Questo significa che con questo rinnovo vi sarà l’erogazione di una massa salariale di 7.180 euro comprensiva dell’Una Tantum di 350 euro, che rappresenterà un’ulteriore erogazione rispetto a quella già avvenuta lo scorso anno. La prima tranche di 70 euro arriverà da aprile 2024 e si aggiunge ai 30 euro precedentemente concordati. È stato previsto anche l’incremento dell’indennità annua della clausola elastica del part-time, che passa da 120 euro annui a 155.
Le novità normative
Sulla parte normativa è stata ridefinita la sfera di applicazione e aggiornata la classificazione dei nuovi profili professionali di settore. Sono stati inoltre definiti miglioramenti sulle politiche di genere e sono previsti ulteriori congedi per le donne vittime di violenza. Adesso saranno i lavoratori a doversi esprimere nelle assemblee. Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, considera l’accordo come «il frutto delle lotte dei lavoratori e premia la linea innovativa e caparbia della Fisascat Cisl e delle altre categorie». Per il numero uno della Cisl «si tutelano in maniera importante i salari dall’inflazione e si rafforzano significativi diritti in un settore economico vitale ed in grande evoluzione. È un bel segnale per tutto il paese».