In Italia le prospettive di assunzione continuano ad essere positive: i datori di lavoro mettono il segno più davanti alle loro previsioni da ben 14 trimestri consecutivi, sebbene le percentuali siano in calo rispetto al passato. La ManpowerGroup Employment Outlook Survey (Meos) realizzata sentendo 40mila imprese in 41 Paesi, tra cui l’Italia, fornisce un quadro piuttosto incoraggiante, sebbene non tutti i settori e non tutti i territori si muovano allo stesso ritmo. Le migliori prospettive sono state registrate per energia (+26%), health care e life science (+24%) e IT (+22%) e nel Nord Est.
La resilienza delle imprese italiane
Sebbene si tratti del quattordicesimo trimestre di fila col segno più, tuttavia gli imprenditori sono meno ottimisti di un anno fa. Il confronto con l’ultimo trimestre del 2023 ci mostra infatti un calo di 4 punti percentuali, mentre il confronto anno su anno ci parla di un calo del -8% rispetto al secondo trimestre 2023. L’amministratrice delegata di ManpowerGroup Italia, Anna Gionfriddo, ci spiega che «nonostante un contesto internazionale non facile e le ricadute sull’economia nazionale, le aziende italiane mostrano una grande capacità di resilienza e la maggior parte prevede comunque di aumentare i propri organici in vista del prossimo trimestre. Riteniamo sia un segnale positivo che le prospettive di nuove assunzioni nel corso dei prossimi tre mesi siano condivise dalle organizzazioni di tutta la penisola e di ogni dimensione aziendale, anche se chiaramente con percentuali diversificate. Il settore energetico si dimostra nuovamente uno dei più vitali e disposti ad assumere, insieme a quello sanitario e informatico».
L’attenzione alla parità di genere
Quello che cambia rispetto al passato è l’attenzione alla parità di genere nei percorsi di recruiting e di carriera. La grande maggioranza delle imprese sta infatti implementando delle politiche per ridurre il divario, cercando di favorire la presenza delle donne nei ruoli apicali. «Entro due anni – dice Gionfriddo – il 31% ritiene di avere ambienti di lavoro perfettamente paritari. Una cultura aziendale più inclusiva è del resto uno dei migliori modi per attrarre nuovi talenti e trattenerli in organico». Soltanto il 16% delle aziende non ha messo in atto iniziative per aumentare il numero di donne nel proprio Top Management. Nel 77% che le ha implementate, il 25% delle organizzazioni afferma di essere in linea con la tabella di marcia prevista e il 12% sostiene di aver ottenuto risultati migliori delle aspettative iniziali. Tuttavia, meno della metà dei datori di lavoro (42%) afferma di essere sulla buona strada verso il raggiungimento dei propri obiettivi di equità di genere. Sugli stipendi, l’80% delle imprese italiane afferma di aver intrapreso iniziative in questa direzione.
Le differenze tra i settori
Le prospettive positive del prossimo trimestre saranno guidate da energia, sanità e IT. Il comparto dell’energia si conferma anche per il secondo trimestre del 2024 il settore con le migliori previsioni di assunzione, pari al +26%. Seguono con buone prospettive anche health care e life science (+24%), informatica (+22%) e beni e servizi al consumo (+12%). Prospettive positive anche per l’industria (+11%), la finanza e l’immobiliare (+7%) e le comunicazioni (+4%). C’è invece una piccola flessione per logistica, trasporti e automotive che segnano il -3%.
I territori che assumono di più
Il Nord-Est, con un Net Employment Outlook del +22% è il territorio che assume di più. Buone anche le prospettive dei datori di lavoro dell’Italia centrale con un +11%. Segue il Nord-Ovest (+9%) e Sud Italia e Isole dove le previsioni registrano un positivo +8%.